lunedì 29 ottobre 2012

Marmellata di Feijoa e Pinoli .



Ciao a tutti... ricominciata la settimana , il tran tran quotidiano , treni , code , caffè frettolosi alle macchinette prima di entrare e uscire da università , uffici ... Sarà il periodo , ma ho voglia di un ritmo differente , scandito dalle stagioni , dalla luce e dalla notte , dal freddo e dal caldo , accompagnata da suoni che non hanno niente di lontanamente innaturale . 
Molti sognano una carriera , più soldi , più vestiti , il modello nuovo di qualcosa che tra 6 mesi sarà vecchio , più vacanze in posti dove si andrà di nuovo a far la fila per qualcosa e foto che tutti quelli che sono passati di lì hanno in uno degli album dimenticati tra gli scaffali o in una cartella del computer ... Ho cambiato prospettiva forse :  la cucina come distrazione forse non basta a volte , e mi appare la fantasia di una vita diversa , forse più faticosa ma genuina ... e quindi dal desiderio di un'osteria atipica i miei sogni vagano ad una giornata atipica , in un posto mio , nato dalle mie mani e dalla mia schiena , un luogo dove gli impegni non sono scritti su un'agenda ora per ora , ma diventano gesti ritmici di consapevolezza . La terra , quello che ti può dare , quello che tu puoi dare a lei , uno scambio equo che credo dia più soddisfazione di un 30 all'università o 2 giorni in più all'anno di ferie pagate . Non è necessario allontanarsi poi troppo dalla "civiltà" , in Liguria l'interno è a due passi dai centri marittimi più serviti , per non dire dietro l'angolo . Si parte comunque la mattina presto , prestissimo veramente , ma con una boccata di aria fresca che rigenera i polmoni e frizzantina sveglia tutti i sensi , e una musica nuova : il silenzio intervallato da insetti canterini e uccelli in cerca della colazione . Così vedo l'orto dalla finestra , ancora luccicante di rugiada e il vento scuote le piante aromatiche riempiendo di profumi la mattina . Crescono da sole ora , non come nei vasi sul terrazzo , e sono belle forti e sempre rigogliose . Le mie colture non sono ancora tantissime , ma penso a quanto impegno c'è voluto per capire il momento giusto per piantare i pomodori , a come legarli senza rovinare la pianta e a quanto ce ne vorrà ancora per evitare di farmene mangiare mezzi da delle bestioline che non ho ancora capito da dove vengono , perchè la mattina vedo solo i buchi neri sui bei frutti succosi . Allo stesso tempo però sono contenta , perchè finalmente mangio dei pomodori che sanno di pomodoro , e faccio ogni tipo di conserva gustosa , dolce o salata per non buttarne via neanche uno , ma anche per divertirmi a sperimentare . In questo modo non compro quelli di serra o provenienti da altre parti del mondo , ma anche durante la stagione invernale ne apprezzo la genuinità . Ho imparato che ce ne sono di numerose specie , e che ognuna regala dolcezza e acidità in parti diverse , ma anche quali riesco meglio a gestire vista la mia ancora minima esperienza e quali avrò voglia di provare l'anno successivo . Ci sono numerose specie però di ogni verdura che prima si vedeva sola sui banchi del supermercato , e ognuna ha un sapore e una consistenza diverse , e così posso davvero divertirmi con gli accostamenti e i sapori (quelli veri ) e non mi sembra mai di aver riproposto lo stesso piatto . In più sono tranquilla , perchè ho anche imparato a farmi il concime quasi tutto da sola , e sicuramente non corro rischi se ho voglia di addentare qualcosa di maturo mentre controllo lo stato delle piante .Vedo i colori che la stagione mi offre giorno dopo giorno , e li ritrovo nel piatto la sera e diventano profumi consistenti , pieni di magia . Oltre l'orto e il pollaio , più in là , oltre i fossi per far incanalare l'acqua , vedo le piane , e gli alberelli che erano solo innesti iniziano a fare i frutti , ogni anno sempre più numerosi , ogni anno sempre più belli . Qualcuno non mi ricordo nemmeno di averlo piantato e mi ritrovo con tanti frutti diversi in ogni stagione , dai fichi alle pesche , mele , pere , ciliege , amarene , albicocche , cachi , limoni , mandarini , feijoe , melograni , prugne , ermotti , noci , nocciole  e in realtà mi sono proprio sbizzarrita perchè volevo provare a vedere se nascevano tutti , e se davvero con un pò di cure e impegno la terra mi ripagava così generosamente . La cosa bella è che mentre si lavora si può mangiare un frutto sotto la pianta in un momento di fame isterica e il loro sapore inebria le papille gustative , che fino a pochi anni prima non pensavano neanche che le pesche fossero così saporite . Ci sono altri alberelli ancora piccoli , consigliati dalla mia amica Eugenia che ha alle spalle una cultura familiare in quanto a piante e chissà se verranno su bene o se come l'anno scorso la gelata me li farà morire ... speriamo di no ... Con lei facciamo tutto il possibile per sfruttare al meglio quello che matura , perchè anche lei è davvero brava in cucina , e ci siamo messe in testa di creare una piccola azienda agricola , senza grandi pretese , ma a Natale presenteremo i nostri prodotti ad un mercato dei sapori , comprese le conserve classiche e quelle che ci siamo inventate tra un dolcetto e un tè nelle giornate di pioggia battente . Inoltre dovremmo entrare in una piccola cooperativa di agricoltori , in questo modo , se tutto va bene , potrò avere latte fresco , formaggi , farine , vino e olio extravergine senza intermediari , e potrò creare altre idee per il nostro spaccio e le piccole fiere a cui potremo presentarci . Così oltre a mangiare sano e auto-produrre gran parte dei pasti , potrò sostenere l'acquisto di un impianto fotovoltaico per l'energia che serve in casa e nell'orto , sostanzialmente facendo quello che mi piace di più , creandolo dall'inizio però , con l'esperienza e tanta pazienza....
Da qui la fantasia può andare avanti , e chissà se prima o poi si avvicinerà alla realtà? Mi viene da pensare che sarebbe un buon modo per coinvolgere la mia famiglia e la mia mica Eugenia , per i consigli e l'esperienza che possono avere ( I miei zii erano agricoltori veri , e mio padre ne ha acquisito non poche nozioni ) nel mio quotidiano e poterli avere vicino . Senza contare allo stile di vita che potrei garantire ad un'eventuale MIA famiglia , dove i valori certamente non sarebbero quelli del consumismo di massa che inevitabilmente escono dalla vita cittadina , dai sabati passati in coda per andare dalle città di lavoro ai luoghi di vacanza , o per negozi . Mi piace pensare che potrebbe essere un buon modo per crescere stare a contatto con tutta la famiglia e la natura , valorizzando l'unica cosa che sembra non avere più valore oggi : IL TEMPO , quello di qualità .
Per ora mi devo accontentare dei miei vasi sul terrazzo , che anche se piccoli hanno la loro funzionalità e delle passeggiate della domenica con mio padre nei boschi raccogliendo quello che si trova . Mentre se capita e si ha tempo si va  con mia madre dai contadini direttamente per trovare i frutti di stagione al giusto prezzo e del giusto sapore .
E pensare che tutto questo pensiero è partito mentre passeggiavo nel giardino di Eugenia , raccogliendo Feijoe mature a terra per farne una marmellata ...
Mi direte "che cosa sono le Feijoe?". Sono questi frutti a scorza verde , originari del Sud America , che ho scoperto essere tipici anche in liguria (dove si trova il mio orto immaginario) e sardegna se pur non molto conosciuti . Hanno una polpa giallina , un pochino gelatinosa che ricorda un miscuglio tra banana , ananas e fragola , e sono maturi nel periodo di fine settembre -  ottobre . Le ho accostate ai Pinoli perchè con la loro dolcezza accompagnano la leggera acidità dei frutti , per poi sposarsi perfettamente . I Pinoli sono assolutamente tipici della cicina genovese , e si possono anche raccogliere dalla fine di Ottobre fino a fine novembre . Basta gravitare sotto ai Pini e prelevarli dalle pigne , per poi pestarli per liberarli dal guscio . Per conservarli al meglio si usa metterli in un barattolo a chiusura ermetica e tenerli in frigo .  Io li mangio così , anche appena raccolti passeggiando ,e da lì è partito il castello .... Poi ho fatto la marmellata ... 







Ingredienti per 10 barattoli da 212 ml :

2,5 Kg di Feijoe (Raccolte fresche fresche)
2 Mele Renette (che ovviamente saranno nel mio orto immaginario)
80 g di Pinoli 
600 g di Zucchero di Canna
il Succo di 1 Limone
Tagliare a metà la Feijoe e prelevarne la polpa aiutandosi con un cucchiaino per poi metterla direttamente nella pentola di cottura della marmellata . Io di Solito uso quella di rame , come faceva nonna .




La polpa ossida velocemente , quindi man mano che si preleva si deve mescolare al succo del limone .
Quindi sbucciare le mele e unirle a tocchetti alla polpa delle feijoe .
Unire lo Zucchero e accendere il fuoco a fiamma media , facendo cuocere dal bollore per 15 minuti .
Quindi passare la marmellata al passaverdure e cuocere ancora 10 minuti .
Intanto Prendere i Pinoli e il mortaio . Il mortaio è il tipico strumento genovese dove si prepara il pesto , scavato nel marmo col suo bel pestello in legno . Con questo strumento in questo caso ne ho fatto una crema , facilmente ottenibile grazie alla loro parte grassa e oleosa .
Spegnere il fuoco e aggiungere la crema di Pinoli , mescolando per bene . Invasare in contenitori sterilizzati per 20 min in acqua bollente e ben asciutti . Chiudere ermeticamente e capovolgere . 
Lasciar raffreddare per poi rigirarli nuovamente .




La marmellata ha un sapore unico , davvero particolare ... da provare!




Come tante marmellate è ottima per ogni tipo di preparazione e da accompagnare a fette biscottate opane appena tostato .





Con questa ricetta partecipo al contest  " In Cucina Con il Club Delle Cuoche - Voglia di Orto : maramao perchè sei morto? " di Cook'n' Book




Buona Settimana a tutti!!!!!!!!

8 commenti:

  1. Chiara grazie mille. Mi hai fatto sognare e hai preso in pieno lo spirito del Contest. Strano sai...le prime due partecipanti sono liguri e hanno un orto. Tu e Sere di Sere in cucina. La conosci?Leggendoti mi è sembrato di sentire lei. Hai utilizzato poi tecniche antiche e mi hai fatto conoscere un frutto di cui non sapevo l'esistenza. Una perla antica. Bravissima. Giro tutti ai giudici e in bocca al lupo!!!
    Grazie ancora
    Sabina
    PS: ricordati di inserire il banner del contest nella homepage. Grazie!!!

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  2. Il banner l'avevo inserito nella pagina dedicata ai contest , ma ora l'ho messo anche in bacheca . Devo però correggerti perchè il mio era un sogno su carta e su cuscino , non ho realmente un orto , ma solo la mia piccola riproduzione sul terrazzo di casa come tristemente ricordo alla fine del mio volo pindarico . Sicuramente mi piacerebbe diventasse anche realtà , col tempo , e allora sai quanto ci sarebbe da scrivere?! Nel caso sono contenta di averti trasportato nel mio mondo immaginario talmente bene da farti credere esistesse davvero ! Ci sto lavorando però... Un saluto speciale e grazie

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    1. Caspita....mi hai trasportato talmente bene nel tuo mondo di fantasia che ho creduto veramente che fosse reale...hai veramente preso in pieno lo spirito del contest. Rileggendo il post mi sono resa conto di aver completamente 'lisciato' i passaggi in cui ti richiami alla realtà. Che dire? Bravissima!!!!!
      Ti abbraccio
      Sabina

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    2. Sono contenta di averti trasportato...almeno è venuta fuori la grande voglia che avrei di una vita un pò diversa e genuina... :)
      Grazie mille!
      Un saluto
      Chiara

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  3. Bello, anzi magnifico il tuo orto immaginario in Liguria.
    Anche il mio è in Liguria, ma molto, molto reale e ahimè......mi mancano le tue feijoe, che curiosità!!!;))

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    1. Ti invidio sai...spero prima o poi di avere il mio , piccolo o grande che sia! Grazie della visita ... :) e magari troverai le Feijoe e le pianterai! Sono belli anche da vedere gli arbusti...sempreverdi e simili agli ulivi come tronco...

      A presto
      Chiara

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  4. Ciao Chiara come stai? Ti ho inviato un'email per domenica. Ricevuta?
    Sabina

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    1. Oh ... non ho ricevuto niente... adesso sono curiosa...!!!!
      Ti scrivo direttamente io se non leggi la mia risposta!
      Grazie comunque!

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